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Salve colleghi,

vi contatto per condividere quanto ho scoperto riguardo a un fenomeno davvero interessante. Da molti anni ormai mi occupo di studiare ed analizzare i meccanismi che stanno alla base dell’apprendimento. Trovandoci tutti d’accordo (spero) sul definire questo fenomeno come una modificazione stabile e duratura del comportamento a seguito dell’interazione dell’individuo con l’ambiente, potrei aver individuato una pecca nella teoria del mio esimio collega, il dott. Ivan Pavlov.

Sostengo che le conseguenze di un’azione sono estremamente importanti affinché quest’ultima venga prodotta nuovamente. Mi spiego meglio. Se io offendo mia moglie e lei mi colpisce con uno schiaffo sarò certamente meno propenso a parlarle così una seconda volta. Allo stesso modo se io ottengo un bacio per un complimento state pur certi che continuerò su questa strada. Lo so, colleghi, sembra un’ovvietà. Lo sembra solo se ci si ferma ad uno sguardo superficiale, però.

Ho indagato a fondo il fenomeno dell’ apprendimento ed Eureka! Dai miei studi è apparso chiaro che le punizioni sono meno efficaci delle ricompense (a me piace chiamarle rinforzi, ma questi sono dettagli) nel far sì che un comportamento venga appreso. Incredibile. Provate a calare quanto detto nel nostro sistema educativo-scolastico. Esso predilige le punizioni. Se non ti comporti bene non potrai giocare con gli amici, se prendi un brutto voto avrai più compiti da fare (nel migliore dei casi).

Sulla base di quanto ho scoperto invece, si dovrebbe puntare sul premiare i buoni comportamenti. Sarebbe dannatamente più efficace(scusate il lessico colleghi). Sapete che in questo modo ho addirittura insegnato a due piccioni come giocare a ping-pong. Non esagero nel dire che sono quasi bravi quanto me (forse perché non sono molto forte negli sport).

Spero rinforziate le mie idee con il vostro assenso. Rimango disponibile per qualsiasi domanda o chiarimento.

In fede,

Dott. Burrhus Frederic Skinner

21 Dicembre 1948, Harvard.

Orioli Alessandro Alberto