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… continua dalla prima parte

A volte per riflettere c’è bisogno di soffermarci sul vero significato delle parole, in particolare quelle forti e dolorose, perché proprio a quelle va prestata attenzione…

Per me la parola autolesione (in seguito ad un brutto episodio con una mia amica) mi ha aperto gli occhi perché ho capito che io, che non voglio soffrire in alcun modo, che penso che il cibo sia la mia ragione di sofferenza, che evito i problemi per non stare male, ero diventata un’autolesionista.

Anche se non provavo un dolore fisico, quello mentale era struggente.

Prima quando sentivo quella parola pensavo solo al dolore fisico (pugni sul muro/tagli), poi però ho capito che c’erano molte affinità con quello che facevo io, cioè privare il mio corpo di ciò di cui aveva bisogno per vivere…il cibo.

Non sono le parole degli altri, dette da familiari o amici che ci aiutavano sempre, a volte la soluzione si trova da soli ed è molto più efficace per affrontare i problemi.

A. (17 anni)