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Esistono molti tipi di orologi: l’orologio da polso, quello digitale, il pendolo, l’orologio da taschino, il nostro immancabile smartphone. Ogni orologio scandisce il tempo della nostra giornata, con lo scorrere dei secondi, dei minuti e delle ore. Soprattutto negli orologi digitali quello che riusciamo a vedere è lo scorrere dei minuti e delle ore. Movimenti del nostro tempo che sono medi e grandi. Quello che, invece, ci è difficile scorgere è il movimento dei secondi, quello spazio infinitesimo di tempo che sembra talmente piccolo da essere trascurabile. Eppure è il movimento di quella lancetta che a poco a poco consente a tutto l’orologio di muoversi. Ogni volta che la lancetta dei secondi fa un giro completo un’altra lancetta, quella dei minuti, la segue e successivamente, dopo altri tremilaseicento giri anche quella delle ore si muove. Dal movimento, apparentemente superfluo, della prima lancetta si scatenano poi tutta una serie di azioni che fanno muovere l’intero orologio.

Noi siamo, nel mondo, esattamente come quella lancetta dei secondi. I movimenti, le azioni che facciamo giorno per giorno sembrano essere delle volte banali, insignificanti. I nostri gesti nei confronti degli altri sembrano non sortire nessun effetto positivo nella maggior parte delle nostre giornate. Ma poi accade che un giorno qualcosa magari di piccolo, succede. Una considerazione positiva da parte di un collega o del nostro capo, un gesto romantico da parte del nostro partner. Poi, come d’improvviso, capita anche qualcosa di più importante. Una promozione, l’acquisto di una casa, la famiglia che si allarga. Un caso, un colpo di fortuna, pensiamo. In realtà sono solo le nostre lancette dei minuti e poi delle ore che si muovono. Non è un caso, siamo noi a farlo accadere.

In qualsiasi contesto della nostra vita, che sia nella relazione di coppia, in famiglia o al lavoro in azienda, siamo immersi in un sistema di relazioni da cui siamo influenzati ma che, soprattutto influenziamo. Ed è attraverso un gesto, apparentemente molto piccolo proprio come il movimento della lancetta dei secondi sull’orologio, che riusciamo però a muovere i grandi avvenimenti e i grandi cambiamenti della nostra vita.

Noi siamo nella nostra vita la nostra lancetta dei secondi. Può servire un minuto, oppure un’ora, un giorno o un anno perché cambi qualcosa, ma nulla cambia se non siamo noi per primi a muoverci.

Dott.ssa Gloria Ticozzi