si prova terrore
si prova ansia
si prova rabbia
si prova dolore
si prova umiliazione
si prova desolazione
si prova amarezza
si prova indifferenza
si prova a tovvare il fondo, finchè…
…finchè, ad un certo punto, arriva l’abbandono; e con lo stesso abbandono di colui che prova a fare il morto sulla riva del mare, si prova la pace,
si prova a tornare a galla.
Sono una persona che, come tante altre, sta portando la propria croce, vivendo la malattia in prima persona.
Non dico di essere malata perché tale non mi sento… diciamo che mi sento una persona “a rischio”; ma ecco che proprio mentre penso di essere a rischio di morte, deduco anche che tutti, in effetti, dal momento della nascita, acquisiamo la prerogativa di porre fine, prima o poi, alla nostra esistenza terrena.
La paura perciò di sentirmi prossima ad una fine è infondata; fondata sarà forse la paura del COME arrivare a quella fine…si, proprio il “COME”!.
Tratto dal libro “Immagine riflessa” di Mapelli Ester
Postato da:
Dott.ssa Crivelli Monica