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Gli obiettivi principali di un intervento psicologico efficace in fase di separazione coniugale sono principalmente due:

  1. La tutela della sopravvivenzadel sottosistema parentale alla rottura coniugale messa in atto con la separazione.
  2. L’individuazionedello stretto collegamento tra una buona elaborazione della separazione da parte dei bambini e la possibilità per essi di mantenere rapporti affettivamente significativi con entrambi i genitori separati, durante e dopo la separazione.

In sostanza l’intervento di consulenza si pone l’obiettivo di favorire il consolidamento di aree di cooperazione tra i due genitori separati, in particolare per quanto riguarda le decisioni relative ai figli.

Lo sviluppo di capacità collaborative e di un contesto costruttivo, pur nel conflitto, paiono rappresentare le condizioni per una riorganizzazione familiare successiva alla separazione che sia rispettosa delle esigenze dei figli di continuità e di stabilità nelle relazioni.

I tre momenti dell’intervento psicologico

L’intervento psicologico inoltre non può prescindere dalla dimensione temporale della separazione che si può declinare in tre momenti:

  1. La fase della decisione, durante la quale la consulenza ha l’obiettivo di valutare le possibilità che i bisogni di ciascuno trovino o meno risposte nella continuazione del matrimonio ed eventualmente di accompagnare la coppia nella decisione di separarsi.
  2. La fase legale, durante la quale la consulenza è mirata ad aiutare la coppia a trovare punti di accordo e a sviluppare un grado minimo di fiducia. In questa fase particolare attenzione va data agli sviluppi che la decisione di separarsi ha portato nella vita dei figli e nella relazione genitori-figli. La consulenza all’intera famiglia in questo caso è particolarmente opportuna per prendere in esame bisogni ed emozioni di tutti i suoi componenti.
  3. La fase post-legale, in cui l’obiettivo terapeutico è l’elaborazione della separazione. In questo caso la varietà delle forme d’intervento possibile è ampia: può sussistere un aiuto psicologico individuale oppure familiare (dato che le funzioni genitoriali e le relazioni genitore-figlio continuano anche dopo la separazione) oppure ancora gruppale (per esempio gruppi focalizzati sul rapporto genitore-figlio con obiettivi educativi e di sostegno).

La consulenza ai genitori, in tutte le fasi della separazione, ha l’obiettivo ci centrare l’attenzione sulle influenze negative che possono derivare ai bambini dai comportamenti inadeguati dei genitori. L’estensione delle difficoltà e dei problemi del postseparazione per i bambini infatti è correlata in modo significativo a come si instaurano le relazioni tra genitori e figli dopo la rottura del matrimonio. Il rafforzamento del sottosistema parentale rappresenta un obiettivo dell’intervento psicologico ed il raggiungimento di tale obiettivo rappresenta un modo per prevenire i disturbi più gravi del bambino nella fase di postseparazione.

Riferimento bibliografico:”Il legame disperante” (V.Cigoli, C.Galimberti, M:Mombelli), Cortina 1994.

Elena Mulone