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“Non ci sopportiamo più, ma stiamo insieme per i nostri figli”. “Io dormo in camera con mia figlia da anni, con lui proprio non ci voglio stare, lei non ha mai fatto domande. Per lei va bene così”.  O ancora: “Stiamo insieme per i ragazzi ma in casa non ci rivolgiamo la parola”.

Queste sono solo alcune delle frasi dei genitori che spesso si rivolgono ad uno specialista per affrontare gli strascichi di una sofferenza che si protrae da anni per un matrimonio ormai connotato solo da conflitto e infelicità.

Ma siamo così sicuri che per i figli sia funzionale respirare queste tensioni? Lo facciamo davvero per loro? E soprattutto, é questo l’esempio di relazione amorosa che vogliamo dare? Quando un genitore viene messo faccia a faccia con questi interrogativi la sua visione della separazione, il più delle volte, cambia.

Una decisione dolorosa non solo per i figli

Affrontando il tema della separazione non si può non considerare come questa sia una decisione estremamente dolorosa e come vada ad incidere sui diversi livelli che coesistono nella famiglia e su tutti i suoi sottosistemi: coppia, genitoriale, filiale, fraterno e nella relazione con le rispettive famiglie di origine. Questi sottosistemi, a seguito di una separazione, subiscono importanti mutamenti e sconvolgimenti dati proprio dalla situazioni di sofferenza che li colpisce.

Pertanto, spesso, la decisione di separarsi viene rimandata, proprio per evitare di affrontare comunicazioni dolorose, spiegazioni difficili e sconvolgimenti che non sono solo interni alla propria famiglia nucleare, ma che colpiscono tutti i contesti extrafamiliari e sociali. Non va inoltre negato che, per i coniugi stessi, il pensiero di condurre vite separate rappresenta un evento estremamente critico che porta sconvolgimenti personali paragonabili ad affrontare un vero e proprio lutto.

La fine di un matrimonio compromette l’immagine di sé, la propria autostima, il proprio senso di autoefficacia e comporta una riorganizzazione non solo del quotidiano, ma anche dell’immagine di sé nel mondo.

Dott.ssa Cristina Cavalli

Psicologa della Famiglia