Che cos’è la mindfulness? A cosa ci si riferisce quando si parla di questa disciplina che è stata popolarizzata in occidente ma affonda le sue radici nel lontano oriente? E quali sono gli approcci che la utilizzano? Sviluppata nel contesto di numerosi sentieri contemplativi millenari, tra cui il buddismo, e sempre più praticata nello stressato mondo moderno occidente, la mindfulness può essere definita come la “consapevolezza che emerge dal prestare attenzione di proposito e in modo non giudicante allo scorrere dell’esperienza, momento dopo momento”. Si tratta, in altre parole di un modo di imparare a prestare attenzione all’esperienza del momento, al di là dei giudizi, con curiosità e interesse a ciò che davvero sta avvenendo in quel momento.
Ad oggi esistono diversi interventi basati sulla mindfulness, interventi generalmente praticati in gruppo che sono nati a partire dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso dall’integrazione tra le antiche pratiche della meditazione Vipassana e Zen e la moderna psicologia occidentale. Tra essi, l’intervento ad oggi più noto e studiato è l’intervento di riduzione dello stress basato sulla Mindfulnesscreato nel 1979 dal dr. Kabat-Zinn dell’università del Massachusetts. Il percorso di riduzione dello stress basato sulla mindfulness è originariamente nato per poter essere di aiuto a persone che soffrivano di varie forme di dolori cronici tra cui il dolore muscolo-scheletrico, la cefalea e altre forme di disagio. Negli ultimi quindici anni tale intervento si è rivelato molto utile in una larga varietà di condizioni fisiche e psicologiche tra cui la depressione, i disturbi d’ansia, l’artrite reumatoide, la fibromialgia e per promuovere la riduzione dello stress.
Ma di che cosa si tratta di preciso? In che modo viene insegnata? E che cosa si fa quando si pratica la mindfulness? In sintesi, l’intervento di riduzione dello stress basato sulla mindfulness può essere descritto come un intervento di gruppo della durata di 8 settimane in cui i partecipanti sono invitati a portare avanti, sia durante gli incontri settimanali che a casa, un insieme di pratiche di meditazione. Queste pratiche includono innanzitutto delle pratiche da svolgere da seduti volte a favorire un maggiore contatto con l’esperienza del momento presente, così com’è, in modo più accogliente e meno giudicante di quanto di solito si faccia. Le pratiche da seduti vengono inoltre alternate ad alcune pratiche in movimento. Tra queste ci sono la meditazione camminata e semplici esercizi di Hatha Yoga, volti a rilassare e rafforzare il sistema muscolo-scheletrico.
Dopo il termine del percorso i partecipanti sono incoraggiati a portare avanti una pratica quotidiana scegliendola tra quelle praticate durante il percorso oppure continuando a seguire altri percorsi di mindfulness. Il fine di queste pratiche è imparare a lasciare andare i rimuginii sul passato e le preoccupazioni per il futuro e in questo modo imparare a vivere con più pienezza l’attimo presente.
Per approfondire il tema, vi consigliamo il libro Vivere momento per momento.