Salvo “partenze alternative”, generalmente il mese di settembre rappresenta un po’ per tutti il mese dei “rientri”. Rientro a casa, che vuol dire anche rientro a scuola e sul posto di lavoro.
Niente di strano, solita routine.
Allora perché questo periodo è vissuto da molte persone (bambini ed adulti) con stanchezza, affaticamento, stress, deconcentrazione?
Il motivo è semplice ed intuitivo. Dopo un periodo di riposo o di lontananza dalle solite abitudini quotidiane e dagli impegni inderogabili legati a casa, famiglia, lavoro o studio, tornare alla realtà non è così scontato o banale!
Potremmo parlare, in questo caso, di una stanchezza mentale o psicoemotiva.
In realtà sia il corpo sia la mente durante la vacanza si sono riposati e rigenerati. Tuttavia psicologicamente, in alcuni casi, si attiva una sorta di resistenza ad abbandonare il profondo stato di benessere raggiunto grazie alle ferie estive per ritornare ad una condizione di “normalità”.
In qualità di naturopata, sempre più di frequente mi trovo ad affrontare insieme al mio interlocutore disagi di questo tipo.
Se anche voi lettori vi sentite appartenere al corposo gruppo degli “stressati da rientro”, vi consiglio di continuare la lettura di questo articolo.
Quali sono i rimedi naturali?
La natura ci offre tante possibili soluzioni a problemi di questo tipo, ad esempio:
- gli adattogeni ( “Gli adattogeni sono generalmente piante o estratti vegetali che aumentano la capacità dei substrati biologici di adattarsi a particolari tensioni e di bilanciare i cambiamenti e le alterazioni endocrine nella funzione immunitaria”- Brekhman & Dardymov, 1969 ). Tutti agiscono su stress fisico, mentale ed emotivo ma con peculiarità differenti. Sono però da distinguersi dai tonici come caffè o guaranà, i quali danno sì una sferzata di energia, ma solo momentanea, e a lungo andare possono stressare i nostri surreni;
- I fiori di Bach;
- I fiori australiani;
- gli integratori fitoterapici;
- gli alimenti
Oggi vorrei focalizzare la mia e la vostra attenzione su una categoria di rimedi a mio avviso portentosi, ma forse a oggi non così tanto utilizzati in caso di stress e “sindrome da rientro”: gli adattogeni.
Gli adattogeni consigliati
Tra gli adattogeni consiglio:
- Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus): migliora il livello di energia, fortifica e rinvigorisce in caso di stanchezza e debilitazione e nella riduzione della capacità lavorativa e di concentrazione, nonché nella convalescenza.
- Ginseng (Panax Ginseng): ha effetti benefici sulle prestazioni fisiche, lavorative e sportive, sulla vigilanza e sulla concentrazione (anche nelle persone anziane), contrasta la debolezza e l’affaticamento. Ha anche effetti sul metabolismo glucidico e lipidico.
- Rodiola (Rhodiola Rosea): lavora sulla libido e sulla qualità del sonno. È utile nel controllo del peso corporeo quando associata ad una dieta equilibrata. Migliora concentrazione, lucidità e il potenziale mnemonico. E’ indicata nel trattamento di astenie, depressione, apatia, stress, debolezza muscolare e per ottimizzare le performances sportive riducendo la durata della fase di recupero.
- Withania (Withania somnifera): agisce in modo elettivo su ansia, qualità del sonno, sistema immunitario, metabolismo lento e squilibrio ormonale. È largamente usata nella medicina Ayurvedica per varie patologie muscolo-scheletriche (artrite, reumatismi,…) ed è un tonico generale per aumentare energia e lo stato di salute generale.
Gli adattogeni possono essere reperiti in farmacia o erboristeria. Ne esistono diversi formati e preparazioni ma io vi consiglio vivamente il formato in capsule (in genere 2 capsule ai pasti principali, ma da valutare in base alla propria situazione).
Attenzione però! Anche se stiamo parlando di rimedi naturali, non vuol dire che questi prodotti non abbiano alcuna controindicazione. Per questo è importante rivolgersi sempre al medico curante prima dell’assunzione, soprattutto se soffrite di qualche patologia.
Rosanna Verderio