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Le straordinarie potenzialità dalla Danzaterapia Clinica, il danzare che dà forma alle emozioni

Spesso amici e parenti mi chiedono: “Cosa fai esattamente? In che cosa consiste la Danzaterapia Clinica?” e quasi sempre, non trovo le parole adatte per raccontarne l’essenza. “Per capire per davvero che cos’è, bisogna provarla!”, rispondo. Ed è proprio così. Perché anch’io, con un passato di danzatrice alle spalle, prima di sperimentarla su di me, non avrei mai potuto immaginarne le straordinarie potenzialità.

Quello che dico subito dopo, è che non è necessario saper danzare, avere particolari doti o abilità, né aver fatto corsi di ballo. La Danzaterapia Clinica è poco interessata all’estetica e alla performance, perché parte da un altro presupposto: tutti possiamo danzare, semplicemente perché la danza, nella sua essenza, non è altro che la vita. Danzare significa muoversi in uno spazio e in un tempo di relazione continua con Sé e con il mondo. E se ci pensiamo, finché c’è movimento, c’è vita! La musica, poi, mette in moto e contiene le nostre emozioni, così da riuscire ad accoglierle ed ascoltarle.

Grazie alla danza, con il linguaggio spontaneo del nostro corpo, diamo alle emozioni una forma nello spazio e trasformiamo i nostri limiti (fisici e psichici) in risorse. Attraverso il nostro corpo che danza, impariamo a conoscerci e/o a riscoprirci, a ritrovare un’integrità corpo-mente in uno spazio di ascolto e cura.

La Danzaterapia Clinica ci mette in contatto con le nostre energie creative e trasformative, non giudica e non si aspetta nulla; nel qui e ora di ogni momento, ognuno di noi è quello che è, ed è questo il bello; e nel continuo dialogare tra corpi in movimento, ciascuno di noi esprime la propria individualità e la propria e unica modalità di relazionarsi con il mondo.

Con la Danzaterapia Clinica, insomma, ci si regala uno spazio e un tempo per sé, per rimanere in ascolto del proprio mondo interiore e dargli l’occasione di farlo dialogare con l’esterno.

Voi avevate mai sentito parlare della Danzaterapia Clinica? Beh che dire di più, non rimane che sperimentarla!

Dott.ssa Simona Vecchio