Ecco una tappa fondamentale del viaggio nella legge 170: vengono descritte le misure compensative e dispensative che possono essere messe in campo per tutelare il diritto allo studio degli alunni DSA.
Art. 5
Misure educative e didattiche di supporto
1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari.
Il punto 1 dell’articolo introduce gli strumenti compensativi e dispensativi, i quali devono essere predisposti per tutti i cicli di istruzione e formazione. Si fa riferimento diretto anche agli studi universitari.
2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle risorse specifiche e disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, garantiscono:
a) l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate;
b) l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere;
c) per l’insegnamento delle lingue straniere, l’uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell’esonero.
Il secondo punto è fondamentale. Il legislatore richiede alle istituzioni scolastiche di garantire:
– l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata con forme efficaci e flessibili di lavoro adottando una metodologia e strategia educativa adeguate.
Tradotto significa venire incontro alle esigenze degli alunni, valorizzando tutti i punti di forza degli studenti DSA in modo da poter garantire la piena realizzazione scolastica e di conseguenza una maggiore possibilità di sentirsi in grado di svolgere i compiti e quindi la possibilità di avere un autostima adeguata. (rivedere quest’ultima frase)
– gli strumenti compensativi ovvero sia tutti quegli strumenti che possono compensare le difficoltà riscontrate nello studio dagli alunni DSA, strumenti che permettano di compensare le fatiche dovute alle carenze relative ai meccanismi della letto-scrittura e del calcolo.
Gli strumenti dispensativi cioè strumenti che possano esentare gli studenti dallo svolgimento di alcuni compiti che potrebbero alla lunga compromettere la performance in sede di verifica e di conseguenza, la valutazione del compito stesso.
– particolare attenzione è poi rivolta alle lingue straniere per le quali è preferita la comunicazione verbale e dunque l’esonero, ove possibile, della valutazione in forma scritta.
3. Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l’efficacia e il raggiungimento degli obiettivi.
Il punto 3 si riferisce al monitoraggio da sottoporre alle misure descritte sopra, il quale deve essere continuativo e flessibile. L’obiettivo è cercare di cucire il più possibile addosso allo studente forme che possano valorizzarne le qualità in ambito scolastico. Dunque diviene fondamentale poter valutare l’efficacia delle metodologie messe in campo e gli obiettivi raggiunti.
4. Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all’università nonché gli esami universitari.
Il punto 4 tutela gli studenti DSA attraverso l’impostazione di adeguate forme di verifica e valutazione anche nel contesto di esami di stato, test di ammissione universitari ed esami universitari.
(Si aggiunga, per il lettore, che anche gli esami relativi al conseguimento della patente tengono conto dei candidati DSA predisponendo una serie di misure che possano compensare le difficoltà dovute alle fragilità della letto-scrittura dei candidati stessi).
Claudio Marvulli