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Suono. Avvolge l’universo… Nasce dal respiro e si trasforma in vibrazione. Vibrazione che attraversa ogni superficie, da quella piatta a quella tonda, da quella piccola a quella grande, da quella viva a quella apparentemente inerte.

L’acqua scroscia, l’aria sibila, la terra echeggia, il fuoco crepita… e l’uomo“per-sona”, ossia “per-suona”: “suonaattraverso”. L’origine di questo vocabolo risale all’antichità, quando venivano utilizzate dagli attori di spettacoli teatrali delle maschere che permettevano di amplificare la voce e renderne ben udibile il suono a tutti gli spalti. A me, però, piace pensare che nasca da una presa di coscienza della nostra essenza più profonda, ossia l’essere dei meravigliosi strumenti musicali, unici, completi e in continuo divenire… perché dico questo? Perché noi siamo in grado di mettere in atto un processo che ormai diamo per scontato per il semplice motivo che avviene quotidianamente, ossia suonare noi stessi attraverso la voce!

Il canto: la miglior cura per l’anima!

Avete mai provato a riflettere su questo? Su quanto la Natura sia perfetta e ingegnosa?  Ci ha donato le corde vocali per poter dar forma al nostro sentire; ci ha donato la bocca per poterlo offrire al mondo con ogni sfumatura possibile; e ci ha donato il corpo per poterlo vivere in noi sentendolo vibrare alla sua frequenza. Per questo motivo, quando si parla di voce e di canto, il nostro essere più profondo si racconta.

Tutto il corpo è coinvolto in un processo che nasce dal respiro, e la sua stessa modulazione, il modo in cui ognuno di noi regola il proprio fiato, dà senso alla voce stessa, trasmettendo vibrazioni e rivelando emozioni e intenzioni. E come tutto ciò che è istintivo, rimane nella sfera dell’inconscio finché non ci si concede di porre attenzione, attivando consapevolmente l’ascolto interiore ed educando quello fisico. È impossibile separare la voce dal corpo e, proprio per questo, più si conosce e si arricchisce l’una più si padroneggia e si nobilita l’altro.

Elisa Costanzo